lunedì 25 ottobre 2010
Convegno sul Capitano Corneliu Zelea Codreanu !
Anche una delegazione di Forza Nuova Bonifati ha partecipato al convegno sul Capitano Corneliu Zelea Codreanu,tenutosi sabato 24 Ottobre a Lamezia Terme presso l'Aerhotel Phelipe.L'evento,che ha riscosso ottimo consenso,è stato organizzato dall'associazione"Cantiere Laboratorio"in collaborazione con le associazione "Il Cerchio e La Croce" e "Alternativa Popolare" a cui vanno i nostri complimenti.
Dopo l'introduzione di Vittorio Gigliotti,Responsabile dell'associazione "Cantiere Laboratorio",la parola passa all'ospite d'onore Nicador Codreanu,nipote del Capitano,nonchè Responsabile del Movimento Legionario.
L'audace Nicador ha dapprima delineato la situazione europea e in particolare quella della Romania,prima della nascita della Legione dell'Arcangelo Michele avvenuta nel 1927.Nicador,visibilmente commosso ha parlato infatti,della tragica situazione rumena di quegli anni,quando la patra rumena stava quasi per soccombere alla corrente bolscevica proveniente dalla Russia Sovietica.Nicador afferma"Stava succedendo la stessa situazione che è accaduta agli indiani d'America,espropriati della propria terra e rinchiusi nelle riserve".
E'proprio in questo contesto che emerge la figura di Codreanu.La Legione nasce sotto la protezione di San Michele Arcangelo e quindi in stretto legame con la religione Cristiana.Lo scopo principale di Codreanu era quello di formare un uomo nuovo,onesto e leale e di conseguenza una nuova classe dirigente.Dopo breve tempo il successo di Codreanu cresce a dismisura.Il suo credo(Dio,Patria.Legione)divenne lo stile di vita per circa 1 milione di legionari.
A favorirne il successo,la denuncia della corruzione diffusa tra i politici e gli aiuti costanti ai ceti più disagiati che lo fanno diventare un eroe popolare.
"Oggi nel sistema liberal democratico-dichiara Nicador-chi milita in un movimento politico lo fa solo perchè vuol arrivare ad occupare una posizione di prestigio(denaro e privilegi vari).Invece i legionari in camicia verde di Codreanu,sapevano di andare incontro alla morte"Infatti la storiografia ci racconta che migliaia di legionari vennero poi perseguitati come banditi dal Re.La repressione divenne sempre più spietata con incarcerazioni di massa.Il Capitano stesso viene imprigionato e in carcere stesso venne assassinato "dai grandi poteri,i senza patria e i senza Dio".
Cosa ci rimane di Codreanu?Sicuramente la figura straordinaria di un uomo che amava la propria patria come nessun altro."Un Capitano che prima di voler formare legionari-conclude Nicador-voleva formare veri uomini.Codreanu è stato un ottimo amministratore dello stato e dopo la sua morte ci siamo sentiti più soli come singoli individui"
Voglio concludere con una frase che ci ha lasciato in eredità il Capitano e che dovremmo sempre far nostra come insegnamento di vita in eterno..
"Piuttosto che morir per mezzo d'infamia,cadrò con onore sulla strada Legionaria"
Rosario Castiglia
Responsabile Forza Nuova Cosenza
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento