Giuseppe Onorato, dirigente Nazionale di Forza Nuova, risponde così a Renzi che ieri ha richiamato negativamente Forza Nuova per attaccare Grillo: “Ci dica piuttosto lui chi è Michael Ledeen”… E questo solo per iniziare. Il premier per rispondere a Grillo ha citato Forza Nuova, non certo come esempio politico positivo. Come rispondete? «Renzi è uno showman ormai. Richiama il nostro partito negativamente, ma fa ridere se non rabbrividire detto da lui. Il premier ha dietro sé strani e influenti personaggi come per esempio Michael Ledeen, in Italia da vent’anni per conto della Cia. Un personaggio della destra repubblicana americana, vicino a Israele, all’Arabia Saudita. Che Renzi usi Forza Nuova contro Grillo per screditarlo mi fa sorridere. Ripeto: ci spieghi chi è Ledeen, e poi dove ha preso i finanziamenti della sua campagna elettorale, e chi lo sostiene piuttosto». La canzoncina a Renzi, ieri, ricorda davvero il ventennio fascista? «Lui gioca con la comunicazione, è figlio di quest’epoca: sa parlare ma è vuoto di contenuti. Fa quello vicino al popolo e tra il popolo, ma se è la continuità di Monti e Letta non può che continuare su quella linea, non può essere per il popolo. Renzi accusa Grillo di stare con noi che siamo i cattivi, i fascisti. Grillo gli dice che ricorda Mussolini. Alla fine volete vedere che noi siamo quelli democratici?». Scenderete in campo alla Europee e come? «Sì. Pochi giorni fa, il primo marzo, abbiamo tenuto il convegno “L’Europa risorge’ proprio con i maggiori gruppi nazionalisti di tutt’Europa. E vorremmo lanciare un’accusa: c’erano 25 giornalisti accreditati, 8 telecamere, Rai e Mediaset erano presenti, ma siamo stati oscurati, nonostante avessimo con noi il deputato di Alba Dorata Antonios Gregos, il presidente del partito nazionalista spagnolo Democracia National Manolo Canduela, e l’eurodeputato britannico e presidente del British National Party, Nicolas Griffin. Siamo rimasti allibiti dall’ennesima censura che Forza Nuova ha subito». Con Alba Dorata come vanno i rapporti? «Benissimo. Sono più di dieci anni che abbiamo rapporti con i nazionalisti greci. Molto tempo prima di quello che è accaduto in Grecia e che i camerati facessero ingresso in Parlamento e subissero tutti quegli attacchi”. Ma è possibile che si esca da questa crisi solo con il nazionalismo? «Assolutamente sì. Un nazionalismo che si fonda con un concetto di Europa completamente differente quella fatta di banche, di usura, di burocrazia e di finanza globale, conosciuta fino ad adesso. Un’Europa dell’autoderminazione dei popoli, libera e sovrana, che rispetti i diritti fondamentali dei cittadini che oggi vengono calpestati». A proposito. Siamo stati bocciati nuovamente dalla Commissione Europea. Padoan ce la farà a farci risorgere? «Ma se Padoan e Renzi sono marionette messe là da un sistema marcio! Questo sistema non può creare l’antidoto contro se stesso. Non ci sarà sviluppo per l’Italia».
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