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lunedì 3 novembre 2014

Sguardi puliti e amore di Patria: l'esempio di Yorgos e Manolis


Fonte : Il Giornale d'Italia

Un anno. Questo il tempo trascorso da quando due ragazzi poco più che ventenni sono stati colpiti a morte mentre uscivano da una sede del partito in cui militavano. Un anno è un periodo relativamente breve se considerato nello scorrere dei secoli, ma è anche lunghissimo per chi di Yorgos e Manolis sente la mancanza ogni giorno, come i loro parenti, i loro amici e chi ha diviso con loro l'impegno politico.
In un anno sono state fatte e dette diverse cose a proposito di due giovani europei che, sorridenti e consapevoli, hanno dedicato la loro vita a quello in cui credevano. Alcuni ne hanno parlato a sproposito, descrivendo il Movimento di cui hanno fatto parte con termini dettati da una pregiudiziale politica che etichetta come “mostri” tutti coloro che non rientrano nei canoni del “politicamente corretto” di sinistra memoria. Altri non li hanno considerati abbastanza importanti da dedicarsi con il dovuto impegno all'identificazione e all'arresto dei loro assassini (purtroppo, in questo, tutto il mondo è paese: la giustizia per i “morti di serie B” anche in Grecia sembra essere un optional). C'è stato però anche – e forse è questa la cosa davvero importante – chi ha voluto e saputo ricordarli con dignità e rispetto: con un sorriso commosso, con due rose rosse poggiate sull'asfalto in una città lontana dalla loro, con un pensiero dedicato alle loro famiglie, con iniziative e manifestazioni volte a portare avanti l'impegno per migliorare le condizioni del popolo greco.
A prescindere da come la si pensi, al di là delle proprie convinzioni su fatti, persone e gruppi politici (che dovrebbero comunque essere sempre fondate sull'informazione diretta e corretta), Yorgos Manolis sono un esempio che colpisce. E dovrebbero esserlo non solo per chi, sotto cieli diversi ma sulla stessa barricata, condivide il loro modo di dedicarsi anima e corpo a quello in cui si crede. Quei due ragazzi, falciati per sempre da una raffica di kalashnikov di fronte alla quale non hanno fatto un passo indietro, rappresentano un modello con cui confrontarsi anche per coloro che, a tutte le età e in ogni parte del mondo, cercano di non farsi condizionare e di pensare sempre e comunque con la propria testa sul posto di lavoro, in famiglia, nella vita di ogni giorno. Sguardi puliti, amore per la propria Patria, calma serena e consapevolezza di potersi ogni giorno guardare allo specchio senza timore di confrontarsi con la propria coscienza: è questo il modo migliore che le anime libere hanno per ricordare chi si è trovato, per scelta e per destino, ad indicare loro la strada da percorrere. Come Yorgos e Manolis.

Cristina Di Giorgi

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