“Siamo uomini in quanto apparteniamo a un popolo, a un suolo, a un passato. E’ possibile non saperlo, è possibile tentere di dimenticarlo. Ma gli avvenimenti provvedono presto a ricondurci alle fonti della vita.
essi ci riconducono anzitutto agli uomini del nostro sangue: in meniera vergognosa o luminosa, la famiglia ci lega con i suoi vincoli, sempre più stretti e saldi con l’andare del tempo. Talvolta essi scompaiono: di loro però non ci libereremo mai. Che in gioco vi sia il sangue, lo si intuisce. Le ragioni del sangue sopravanzano tutto. Si fa corpo con lui, come se le nostre vene non componessero che un unico organismo e la famiglia non possedesse che un solo cuore: un cuore che proietta il medesimo sangue in ciascuno di noi e da ogni parte lo richiama al focolare vitale.”
Léon Degrelle, Militia
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